Moda primavera 2023, tutte le novità e le tendenze imperdibili della stagione

Da questo momento, l’appuntamento con le tendenze jewelry è in via Manzoni 26, a Milano: è qui che DoDo ha aperto il suo nuovo (coloratissimo) store. Situato nel cuore del Quadrilatero e rinominato House of Dodo in accordo con l’idea di ospitare clienti e amici del brand come se fossero «a casa di amici», il negozio ospita anche lo show-room. Per questo, è sviluppato su due piani dall’arredamento vivace e accogliente, declinato nei toni del rosa fragola e dell’arancio tangerine (mandarino), del rosso pieno e del colore della carta da zucchero. A custodire i gioielli DoDo, teche tonde e ovali, mensole con pepite colorate e cassettiere pronte a regalare sorprese sotto il mosaico del soffitto a specchio che ne riflette la luce e il ledwall che raccontano la storia del brand di parete in parete. Ad inaugurare la primavera, in concomitanza con l’apertura della speciale dimora meneghina, è la collezione Fiore. Descritta come «un’iniezione di positività», è composta da un’ampia gamma di gioielli in oro rosa 9K. La relativa campagna, che vede protagonisti Giacomo Giorgio di Mare Fuori, Mikaela Neaze Silva e Alice Maselli insieme ad Alice Campello, è stata scattata proprio nella nuova casa di DoDo: «un negozio che vive insieme a chi lo abita», il tutto al grido di «Be positive, be grateful».

Per la serie «Green is the new black», secondo Rue-8isquit è arrivato il momento di ravvivare il proprio armadio per il 2023 con tutte le sfumature del verde, dal lime al verde mela, menta o pistacchio. Per questo, a comporre la collezione del brand per la stagione primavera estate è una vasta gamma di capi e accessori rigorosamente in palette, declinati in ogni stile e materiale.

Per raccontare ai propri studenti una storia di grande successo, Accademia del Lusso ha chiamato il gruppo Arav ad analizzare il caso di John Richmond in uno speciale seminario. L’incontro si è tenuto il 14 marzo in via Montenapoleone 5, a Milano: qui, nella prestigiosa sede della scuola situata nel cuore del Quadrilatero, la CEO Mena Marano ha svelato i dettagli del progetto aziendale che ha condotto Arav Group al sodalizio creativo e commerciale con il Richmond. «Il nostro gruppo punta da sempre sui giovani. Siamo convinti che sia la young generation a fare davvero la differenza», ha dichiarato, «Sin dalla nostra nascita, abbiamo fatto del cambiamento la nostra parola d’ordine perché siamo convinti sia la road map da seguire per un futuro di successo. E per raggiungere tale obbiettivo, sono tre i capisaldi sui quali abbiamo puntato: sostenibilità, digitalizzazione e una perfetta integrazione con i social. Il nostro mantra è: se non ci provi, non vincerai mai!» Presente anche il designer inglese, che agli aspiranti addetti al settore ha detto: «Non ci sono regole. La moda, come la maggior parte delle altre attività, è stata stravolta negli ultimi cinque anni. Bisogna pensare fuori dagli schemi».

Label Rose nasce dal sogno di Francesca Ammaturo: ora, dopo il grande successo dell’e-commerce online, il giovane brand di borse e accessori di piccola pelletteria si prepara a conquistare gli store Coin. Per celebrare la liason di Label Rose e la nota catena di department store sono state organizzate delle speciali iniziative a tema «pink corner» che avranno luogo nel corso della stagione primaverile in sei punti vendita Coin. Gli ospiti di ogni evento avranno anche la chance di vincere una borsa Label Rose giocando con una Claw Machine. Dopo l’inaugurazione dell’11 marzo a Milano, l’appuntamento è fissato per il 18 marzo a Firenze, il 25 marzo a Roma, il primo aprile a Como, l’8 aprile a Napoli e il 15 aprile a Treviso.

Portare la luce nella nuova stagione che ci attende è la poetica missione di Giovanni Raspini per questa primavera. La luminosità diventa la caratteristica peculiare della nuova proposta di gioielli, arrivando a tracciare un preziosissimo ritratto della bellezza contemporanea. In una miriade di chiaroscuri prendono vita quindi quattro linee interne alla collezione: Fireworks, nata dall’unione di argento brunito e quarzi cangianti che creano un esplosivo effetto arcobaleno; Stone, composta da gioielli lavorati per riflettere la luce naturale in ogni direzione; Optical, ispirata, tra sfere in argento martellato e pietre di onice nera lucida, alla moda anni Sessanta; e Millefiori, popolata da minuscoli e graziosi fiorellini lavorati con la tecnica della diamantatura.

In vista della primavera, una nuova pagina della storia della «yarn couture» di Malo Cashmere sta per essere scritta. Si tratta di una nuova avventura oltre i confini, e in particolare oltre i limiti di genere, in cui colori neutri e preziosissimi trafori sono protagonisti. E il risultato è una collezione unisex ed evocativa, pensata per essere indossata da tutti, da persone diverse pronte a distinguersi per le proprie personalità uniche.

Dal 2015, la guerra civile in Yemen rappresenta una delle principali emergenze umanitarie del pianeta. Surkana, che da oltre 10 anni collabora con enti e associazioni impegnate a migliorare la condizione delle persone svantaggiate come Active Africa, Aldeas Infantiles, Chascar e Croce Rossa, ha scelto di sostenere anche questa causa donando l’intero ricavato delle vendite del «foulard della solidarietà» a Solidarios sin Fronteras, ONG che fornisce aiuti umanitari diretti, cibo, acqua e ogni genere di provviste alle famiglie yemenite colpite dalla guerra, e in particolare a quelle che hanno dovuto lasciare le proprie case a causa dei bombardamenti. I colori del foulard (arancione, rosso, fucsia, bianco e bordeaux) sono quelli dell’isola di Socotra. Anche la stampa, raffigurante il leggendario albero «Sangue del Draco», nato dal sangue versato nella battaglia tra un elefante e un drago, è una celebrazione di quella che un tempo veniva chiamata Sukhadhara, dall’hindi «isola della felicità».

«Together we feel, dream and live. Everybody». Sono queste le parole che compongono il manifesto di Liu Jo per la primavera in arrivo: un inno alla condivisione, alla libertà e all’unicità raccontato dalle immagini della campagna spring summer. Immersa nel deserto, «terra di tutti e di nessuno» in cui il beige delle dune si mescola con l’azzurro limpido del cielo, la proposta del brand per la SS 2023 vede il denim, universalmente conosciuto come essential del guardaroba per ogni stagione, protagonista di una danza «quasi onirica», creata da modelle e ballerini che si muovono naturalmente, esaltando contemporaneamente le texture della collezione e celebrando l’espressione personale. In particolare, a rappresentare il key-piece della collezione è il Denim Bottom Up di Liu Jo, un «Better Denim», confortevole e sostenibile. «Ognuno di noi è fatto di imperfezioni e di dettagli che diventano bellezza, che diventano vita», ha dichiarato Marco Marchi, CEO e fonder del brand, «Singolarità uniche e speciali che Liu Jo ha da sempre voluto raccontare ed esaltare, soprattutto attraverso il denim, un capo capace di evolversi, restando sempre fedele a se stesso. Il nostro sguardo continua quindi ad essere sia attento alle esigenze delle donne, al loro desiderio di esprimersi in piena consapevolezza e libertà; sia alla contemporaneità e alla ricerca tecnica che hanno portato oggi a dare vita ad un jeans in grado di abbracciare la silhouette femminile e di valorizzarla, senza dimenticare l’ambiente».