NWSL: Mexico hold ’em, Alex Morgan senza tempo e un ritorno che vale mille vittorie

Non eravamo pronti per la seconda giornata di campionato in NWSL.

Nulla poteva davvero prepararci allo splendore accecante del regno di Sophia Smith, nessuno avrebbe anticipato il capolavoro di Ary Borges. Ma più di tutto non avremmo mai pensato che nessun gol e nessun risultato potesse essere più importante di una singola sostituzione.

NJ/NY Gotham FC – OL Reign 0-2

È il 70′ minuto della prima partita casalinga del NJ/NY Gotham FC.

Eli Manning e Carli Lloyd inaugurano una nuova tradizione al Red Bull Arena passandosi una torcia simbolica e assistendo all’accensione di una scultura in ferro che richiama l’iconica fiaccola della Statua della Libertà. Lynn Williams persiste nella sua missione di giocare nelle condizioni più singolari, con un braccio immobilizzato a 90 gradi e senza uno scarpino, ma ormai questa è una consuetudine per lei, hashtag #Lynderella.


La squadra del New Jersey è però sotto di due gol. Jess Fishlock diventa infatti la prima giocatrice ad andare a segno in tutte le 10 stagioni di NWSL (il guanto di sfida è stato ufficialmente presentato a Christine Sinclair) e con la stessa maglia. L’azione si delizia di due passaggi pregiati, quello di Sofia Huerta che di prima lancia in avanti Rose Lavelle e poi l’assist della stessa centrocampista che con un filtrante tra i difensori di Gotham serve Fishlock in area, dove la giocatrice gallese batte a rete senza dubbi. Il raddoppio nel secondo tempo apre invece il conto di Bethany Balcer in stagione che dagli sviluppi di un calcio d’angolo trova il tap-in vincente.

Al 70′ minuto quindi la squadra di casa si gioca le ultime due sostituzioni. E al posto di Bruninha entra in campo Sinead Farrelly. La sua ultima presenza risaliva al 4 Settembre del 2015, con la maglia del Portland Thorns.

E all’epoca non si conosceva ancora il vero volto del sistema che vigeva nella lega, non si sapeva ancora quanto la NWSL avesse tradito Farrelly e quante giocatrici ancora avrebbe deluso.

Sinead Farrelly è stata infatti vittima e protagonista di uno dei capitoli più oscuri del calcio femminile statunitense, preda degli abusi di un individuo impregnato di potere e di un ambiente di complicità e omertà. La NWSL ha fallito con Farrelly e chi come lei su ogni fronte: non l’ha protetta, non l’ha ascoltata, non ha fatto nulla per evitare che lo schema si ripetesse di volta in volta, club dopo club.

Eppure Sinead Farrelly è anche la ragione per cui la NWSL oggi ha una speranza di diventare un posto migliore e più sicuro per le sue stesse giocatrici. Affianco a Mana Shim, e in seguito alla prima denuncia pubblica esposta da Kaiya McCullough, Farrelly è stata artefice della caduta della prima tessera del domino che ha strappato il velo di apparenza e silenzio che avvolgeva e avvelenava la lega rivelandone il vero volto. Una confessione che ha trovato finalmente la risonanza necessaria per scuotere il sistema alla radice e imporre un cambiamento.

Nel 2021 Farelly e Shim sono finalmente padrone della loro verità e seppure con imperdonabile ritardo, il loro limbo è risolto, aprendosi in un nuovo inizio.

E forse in quel momento entrambe provano a far pace con quello sport che le aveva abbandonate, che aveva voltato loro le spalle.

Mana Shim si allena per un breve periodo con il San Diego Wave ma il suo futuro esula ormai un campo di calcio, continuando però a favorire quel cambiamento che la sua voce aveva promosso al principio.

Sinead Farrelly si avvicina invece a Gotham, viene invitata ad allenarsi con una squadra che in fondo cerca di abbracciare quello stesso rinnovamento che lei aveva reso possibile.

E forse Gotham diventa proprio la possibilità per il calcio di fare ammenda. Il club del New Jersey offre a Farrelly un contratto, una seconda chance, la dimostrazione che magari questa NWSL non è solo l’incubo che ha vissuto.

E quindi eccoci di nuovo al 70′ minuto, Sinead Farrelly torna in campo, per ciò che potrà essere un nuovo inizio o un giusto epilogo. Mana Shim è a bordocampo e tifa per lei, perché in fondo saranno sempre parte della stessa storia. Quindi al termine della gara il risultato passa quasi in secondo piano perché a vincere questa volta è un senso di rivincita universale di tutte le giocatrici.

Kansas City Current – Portland Thorns 1-4

Sophia Smith al termine della gara ha affermato con sicurezza: “Amo giocare di fronte a un pubblico che ci odia“. Ed effettivamente sembra quasi che il Portland Thorns abbia ormai sviluppato rivalità con ogni squadra della lega, strappando probabilmente il primato al North Carolina Courage.

Ma la verità è che sebbene il Portland Thorns appaia coinvolto in tutte le situazioni più problematiche dell’NWSL più di quanto lo fosse Harry Potter negli oscuri affari di Hagwarts, “odiare” Sophia Smith significherebbe disdegnare il calcio stesso nella sua forma più travolgente e ideale.

La condizione con cui Smith ha inaugurato la stagione 2023 ha meritato in realtà un discorso a parte, ma le premesse con cui il Portland ha intrapreso il campionato non possono passare inosservate.

La squadra dell’Oregon appare al momento anche più cinica e definita dello scorso anno, in cui si sono laureate comunque campionesse nazionali. Sembra che da contratto quest’anno loro non possano realizzare meno di 4 gol a partita ma soprattutto lascia attoniti l’atteggiamento con cui la formazione di Portland scenda in campo. Sempre in superiorità numerica, sempre puntuali sulle seconde palle, le Thorns aggrediscono gli spazi con ferrea determinazione, incondizionatamente. Poche sbavature, mnemonica conoscenza tattica, tecnica sopraffina collettiva e individuale.

Il conto contro il Kansas City viene aperto a pochi minuti dal fischio d’inizio da un’imprendibile conclusione a rete di Crystal Dunn meglio conosciuta ormai come “la mamma di Marcel”. Da sempre variabile imprevedibile e necessaria di qualsiasi formazione, l’impostazione offensiva di Dunn è essenziale rivelando anche il suo sacrificio nel ruolo di terzino per la Nazionale statunitense.

Ma se Dunn ha colpito il Kansas con la freddezza razionale di un tiratore scelto, Smith ha devastato la squadra con l’irruenza senza scrupoli di una macchina da guerra. Prima tripletta in carriera per lei con una squadra di club, quattro gol in due partite, una forma che non lascia trasparire debolezze e una maturità che va ben oltre la sua esperienza.

Il Current dal suo canto sembra tradire in questo avvio di campionato le aspettative iniziali, CeCe Kizer prova a riportare in partita la squadra sul risultato di 2-0, ma la speranza appena accesa viene spenta sul nascere da Smith che investe la squadra di casa senza neanche guardarsi indietro.

Chicago Red Stars – Houston Dash 1-2

Il grande Stato del Texas rinasce in Messico. Houston Dash appare infatti al momento in una fase di rinnovamento, alla ricerca di un’identità che consolidi le radici del club ma reinventi in campo un nuovo gioco che adesso si sviluppa attraverso una connessione di stampo messicana.

I nuovi punti di riferimento chiamati infatti a guidare l’avanzata tra le ostiche trame di Chicago sono proprio le connazionali Maria Sanchez e Diana Ordonez.

Sanchez, rientrata a Houston nella scorsa stagione, proviene proprio delle prestazioni brillanti portate in scena con il Tigres Femenil nella lega messicana, rivelando immediatamente il dinamismo e l’esperienza acquisiti nel campionato natio. Fulcro del nuovo progetto di Houston Dash, Sanchez unisce la tradizione del proprio background messicano con l’innovazione degli standard richiesti dall’NWSL, dando vita così a un sorprendente ed entusiasmante bagaglio di capacità e idee.

Al suo fianco quest’anno scende in campo Diana Ordonez, matricola della stagione 2022 che con la maglia del North Carolina Courage aveva fatto il suo debutto nel campionato USA prendendo posizione tra le migliori marcatrici della lega, alla pari di Mallory Swanson.

E proprio Swanson ora Ordonez ritrova in una sfida che Houston sembra aver preparato per un solo risultato.

Sono infatti Sanchez e Ordonez a dettare i tempi di gioco della squadra texana in trasferta, combinando perfettamente anche con la britannica Ebony Salmon. Il ritmo della manovra di Houston è avvolgente mentre la linea offensiva si muove in tandem per sorprendere in superiorità e con ordine le linee difensive di Chicago.

Il tap-in di Sanchez su cross impeccabile di Salmon è realizzato con previdente puntualità e presenza tattica.

E alla sfortunata autorete di Natalie Jacobs valida per il momentaneo pareggio delle Red Stars risponde nella ripresa l’atteggiamento trascinatore di Diana Ordonez che procura e realizza un calcio di rigore che profuma di storia.

Oltre i 3 punti infatti, Sanchez e Ordonez diventano portatrici di un’imprescindibile eredità che rende le due compagne di squadra le prime calciatrici messicane ad andare a segno nella stessa gara di NWSL. Un record che sgretola in realtà le barriere che ancora separano i due campionati e apre nuove frontiere per il calcio femminile continentale.

San Diego Wave – North Carolina Courage 3-1

C’è un senso di soddisfacente completezza nel gioco del San Diego Wave. L’identità di squadra impressa da Casey Stoney fin dalla stagione inaugurale del club permea una rosa di incredibile equilibrio e notevole complicità in cui le diversità si completano vicendevolmente.

Persino nell’arco di una sola settimana, la formazione di San Diego sembra aver smussato le debolezze e confermato i punti di forza rispetto alla vittoria sul Chicago Red Stars ottenuta nella prima giornata di campionato.

Ma più di tutto i reparti della squadra californiana cavalcano l’onda (letteralmente e metaforicamente) di una sorprendente sinergia intergenerazionale. Per la seconda partita consecutiva infatti il San Diego Wave trova le reti del successo con due giocatrici completamente differenti, volti di tempi che cambiano ma che convivono ora nello stesso momento.

Da una parte, emerge Jaedyn Shaw, promettente talento appena 18enne che sembra vivere il professionismo di una lega così competitiva con la leggerezza di chi vuole solo divertirsi in un’amichevole tra amiche. Shaw brilla, per comprensione del gioco, prontezza, rapidità, freddezza davanti alla porta e coraggio dalla distanza. È una minaccia dai volti cangianti che punta a un futuro in cui il suo nome sarà sinonimo di eccellenza.

Dall’altra parte, un’icona del calcio femminile mondiale ancora in attività, la 34enne Alex Morgan nel vivo della sua nuova giovinezza e di una ritrovata golden age della sua carriera. Morgan è ancora oggi padrona di una tecnica sublime, di una sicurezza superiore nel possesso e controllo della sfera, di una visione dello specchio della porta che sfiora l’infallibilità. Nel gioco di Alex Morgan c’è la serenità di chi danza sul terreno di gioco con la delicatezza di una pattinatrice sul ghiaccio e la spietata lucidità di un sicario. Una combinazione che la rende inevitabile dagli 11 metri.

Con 3 gol in due partite, Morgan insegue a distanza ravvicinata Sophia Smith nella classifica marcatrici dell’NWSL e se il confronto generazionale con Shaw dona nuova linfa vitale al San Diego Wave, il duello con Smith proietta con ottimismo la Nazionale statunitense in ottica Mondiali.

Racing Louisville – Washington Spirit 2-2

In ogni giornata di NWSL che si rispetti, esiste sempre quel pareggio un po’ folle in cui succede più o meno tutto ciò che non accade nelle altre gare.

Il processo di rinascita ancora in atto del Washington Spirit ha reso la squadra di Trinity Rodman una minaccia matura, solida, tecnica, in grado di restare sempre in corsa per gli obiettivi più alti della stagione. La manovra offensiva della formazione di Mark Parsons si fonda sulla conoscenza e la complicità di tre punti cardine come Rodman, Ashley Sanchez e Ashley Hatch che creano ai rispettivi vertici una rete efficace in grado di intrappolare e confondere gran parte delle avversarie.

Il fiuto del gol e il sangue freddo davanti alla porta di Hatch rendono l’attacco di Washington un sicario pulito, netto, senza sbavature, ma soprattutto conducono la punta sul banco dei testimoni davanti al giudice Andonovski per perorare la sua causa nel caso dei Mondiali di Australia e Nuova Zelanda.

2 gol dell’attaccante nella prima mezz’ora di gioco e le Spirit appaiono in totale controllo della gara. Ma la particolarità del Racing Louisville sta proprio nel riuscire ad affermarsi campione del titolo “Spina nel fianco” dell’NWSL in ogni singola stagione.

L’elevazione quasi sovrannaturale di Abby Erceg riapre la partita con un colpo di testa che profuma di esperienza, maturità e forse anche un po’ di rabbia. Ma è il talento brasiliano classe ’99 Ary Borges a illuminare il futuro di Louisville. Con fantasia e padronanza di spazi e tempi di gioco, Borges appare intenzionata ad appropriarsi dell’identità offensiva del Racing, con la stessa inarrestabile determinazione con cui colpisce a volo dopo il primo rimbalzo un pallone che dal limite dell’area si infiamma e riempie l’incrocio dei pali, quell’angolo a cui nessun portiere sarebbe mai arrivato.

Il Washington Spirit termina la gara con due punti in meno del previsto e 10 giocatrici in campo in seguito all’espulsione di Paige Metayer. Il pareggio del Racing Louisville racconta invece di un punto che vale come una vittoria e di un ottimismo ritrovato nei passi di danza di Ary Borges.

Orlando Pride – Angel City 1-2

La stagione dell’Orlando Pride non stenta solo a decollare, sembra in realtà che la squadra non abbia neanche sentito la sveglia per andare in aeroporto.

Una debole campagna acquisti in fase di pre-season si traduce inevitabilmente in una rosa che, seppure con spunti individuali interessanti, non riesce a far fronte al livello richiesto della lega.

Non bastano infatti le iniziative di Ally Watt e Adriana per dare spessore a una formazione che subisce l’atteggiamento in costante crescita di Angel City FC.

Ciononostante, lo sviluppo graduale della squadra di Los Angeles continua a scontrarsi con la nuvola nera che sovrasta il club di Natalie Portman. L’ottimo successo conquistato a Orlando principalmente ad opera di Claire Emslie, che ha realizzato un calcio di rigore, ne ha sbagliato un secondo e poi ha fornito l’assist vincente per il gol della vittoria di Katie Johnson, si accompagna purtroppo al grave infortunio di Simone Charley, che va a rafforzare un’infermeria che vede già ferme Christen Press, Sydney Leroux e Merritt Mathias.

I 3 punti guadagnati in trasferta danno certamente coraggio al team di LA ma il club sarà presto chiamato ad affacciarsi nuovamente sul mercato per supplire alla preoccupante emorragia di elementi della rosa fermati da infortuni.

Dopo le prime due giornate di campionato dunque, solo Portland Thorns e San Diego Wave restano a punteggio pieno in testa alla classifica e anche in una lega un po’ pazza come la NWSL il tabellone per ora rispecchia la storia raccontata in campo.





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